Botti di Capodanno, cosa fare?
I veterinari consigliano di tenere i propri animali domestici in luoghi riparati all’interno delle case (non in balcone o in giardino), dove il rumore sia attutito e non si percepiscano eventuali bagliori.
Se l’animale dovesse rifugiarsi sotto ad un letto o un mobile in cerca di riparo, meglio non tentare di stanarlo: se ha scelto quel luogo è perché lo considera sicuro.
Meglio non lasciare soli i nostri amici, mostrandosi sempre tranquilli e felici, per trasmettere che “non c’è nulla da temere”. In casa il volume alto di radio e televisione può attenuare il rumore proveniente dai fuochi d’artificio. Durante le passeggiate nelle giornate del 31 dicembre e del 1 gennaio, poi, meglio evitare di liberare i cani dal guinzaglio, perché alcuni scoppi “fuori orario” potrebbero causare una fuga improvvisa.
Infine - consiglio sempre valido - meglio mettere al nostro amico una medaglietta (che non sostituisce il microchip obbligatorio per legge) con i recapiti per essere contattati nel caso di smarrimento.
Colpo di calore
Come si riconosce:
E’ una situazione che si osserva nei cani esposti per un certo periodo di tempo ad alte temperature ambientali e con elevata umidità o sottoposti a stress (animali tenuti in uno spazio ristretto come per esempio il vano dell’automobile).
Sintomi:
-collasso
-respirazione ansimante
-notevole rialzo della temperatura (fino a 41-43°C)
-colorazione cianotica delle mucose
-bava alla bocca
-incapacità di mantenere la normale stazione quadrupedale
-eventuali vomito e/o diarrea
Cosa fare:
L’animale va raffreddato con bagni di acqua tiepida o avvolto in asciugamani imbevuti di acqua fredda, che vengono cambiati appena si riscaldano. Si sconsiglia l’immersione in un bagno di ghiaccio poiché provoca una vasocostrizione periferica che non permette la dissipazione del calore intrappolandolo internamente.
E’ consigliabile anche la pulizia del cavo orale per aiutare la respirazione. Mezzi più aggressivi per abbassare la temperatura saranno valutati dal veterinario.
Sono particolarmente predisposti i cani obesi, quelli anziani, animali con affezioni cardio-circolatorie e quelli di razza brachicefala (boxer, pechinese etc.).
Non lasciare MAI l’ animale in automobile o in ambienti piccoli e poco areati in una giornata calda e senza ventilazione!!Potrebbe morire!
Ipotermia e congelamento
Ipotermia:
L’ ipotermia è un calo significativo della temperatura corporea. In condizioni normali questo succede raramente negli animali, per la presenza del pelo. Più facilmente accade a cuccioli e gattini, perché nei giovani la richiesta metabolica per il mantenimento della temperatura corporea è molto elevata, e i sistemi termoregolatori sono ancora immaturi e non sempre rispondono adeguatamente agli sbalzi di temperatura esterna. Durante l’ipotermia l’organismo reagisce con la vasocostrizione, che riduce la dispersione di calore, e quindi la riduzione di frequenza e gittata cardiaca, e della iperfusione renale.
Congelamento:
Il congelamento consiste in una lesione ( o necrosi) dei tessuti prodotta dall’azione locale del freddo intenso con conseguente perdita di vitalità delle parti del corpo più esposte alle bassissime temperature che determinano ischemia periferica.
Le lesioni sono simili alle scottature e variano di grado secondo la gravità fino a raggiungere la cancrena.
Un congelamento localizzato può verificarsi nei tessuti periferici come orecchie o coda, spesso ricoperte da poco pelo o poco vascolarizzate.
Il raffreddamento dell’intero organismo porta a un rallentamento di tutte le attività metaboliche.
Cosa fare?
La terapia d’urgenza consiste in un riscaldamento delle aree interessate mediante l’applicazione di calore umido o attraverso bagni caldi.
Il ritorno alla temperatura normale deve avvenire con una certa gradualità.
Le parti colpite devono essere successivamente asciugate e protette dai traumi. A volte è necessario ricorrere alla somministrazione di ossigeno e infusione endovenosa di liquidi, e quindi portarlo immediatamente dal veterinario.
Cosa non fare?
Non sono consigliate le strofinature e le fasciature strette.
Come evitarlo?
Gli animali a pelo corto, in particolar modo quelli che hanno il ricovero all’aperto, non devono essere tenuti in luoghi ombrosi e ventilati durante la stagione fredda.